Intervista alla scrittrice di Lecco che guida la casa editrice Pelledoca.
Chi, come Lodovica Cima, vede "storie dappertutto", da qualche parte dentro di sé si tiene stretta una capacità. Quella di guardare il mondo nè troppo da lontano nè troppo da vicino ma da una distanza ideale (forse surreale) che diventa spazio magico da cui entrano ed escono continuamente luoghi, racconti, personaggi. Quella distanza mai troppo distante dall'immaginazione. Autrice di oltre duecento libri per bambini e ragazzi, Cima è consulente editoriale, collabora con riviste specializzate del settore e insegna al Master per l'Editoria all'università di Milano.
È direttrice di Pelledoca, casa editrice dedicata al mistery e al poliziesco per ragazzi e ragazze dai 9 ai 15 anni. Lo scorso novembre ha pubblicato con Mondadori "Amiche tra le pagine": un tributo alle piccole grandi protagoniste di quella letteratura magica che nutre e dà forma ai sogni dei bambini e delle bambine di ogni epoca.
Lodovica, il giovane Holden desiderava poter chiamare certi autori al telefono tutte le volte che gli girava. Lei quali autori chiamerebbe?
Direi che mi piacerebbe fare una telefonata ad Alessandro Manzoni e anche a una autrice contemporanea come Donna Tartt.
Il suo libro preferito.
Il libro per ragazzi: Il GGG di Roald Dahl.
Il libro per i grandi: Persuasione di Jane Austen.
Un pensiero felice.
Ho trovato il mio posto nel mondo, ora posso vivere.
Tre hashtag per raccontarsi.
La parola alla quale è più legata.
Parola. Le parole sono i miei attrezzi di lavoro, come i colori sulla tavolozza di un pittore.
Cos'è per lei l'ispirazione?
Prima di tutto è un’emozione, una scintilla che mi tocca dentro e che mi fa capire che quello che sto vedendo, ascoltando o vivendo in quell’attimo potrebbe essere l’inizio di
qualcosa, il cuore di una nuova storia.
Quali caratteristiche deve avere necessariamente una scrittrice e in particolare una scrittrice di libri destinati a bambini e ragazzi?
Deve avere disciplina e umiltà. Deve conoscere benissimo il suo lettore e mettersi
in gioco per lui o per lei con grande onestà di pensiero. Non si deve mai accontentare, pur di finire il lavoro e deve avere la pazienza di far maturare le idee, i personaggi, le
situazioni.
Quando ha scoperto il suo talento per la scrittura e come ha iniziato a esercitarlo?
Mi hanno regalato un quaderno, in terza media, circa, e ho cominciato a copiare frasi o
versi di poesie che mi piacevano per poi pian piano crearne di mie. Da allora non ho più
smesso..
Quali lettura ha amato di più da bambina?
Sicuramente i romanzi di Astrid Lindgren, tutti, ma soprattutto Vacanze all’isola del Gabbiani, il mio preferito. Allora erano una novità assoluta! Ringrazio ancora mia madre per avermeli regalati.
I suoi maestri, nella vita e nella professione.
Una meravigliosa prof di lettere delle medie, che ci recitava i Promessi Sposi come a teatro e tanti autori classici che hanno dialogato con me nelle ore di lettura: Dickens, Stevenson, Austen, Bronte, ma anche Leopardi, D’Annunzio, Goethe, Dostoevskij,
Tolstoj…potrei continuare quasi all’infinito. Nella professione mi sono guadagnata sul
campo l’esperienza, ho seguito la mia passione per i libri e ho sempre lavorato
dentro a case editrici per comprendere fino in fondo la loro vita, il loro percorso per arrivare nelle mani del lettore giusto.
Amiche tra le pagine, il suo libro pubblicato lo scorso novembre, è un fantastico inno alla lettura. Come è nata l'idea di questo volume? Da chi o che cosa è stato ispirato e in particolare a chi si rivolge?
L’idea di questo libro è nata dal mio amore per la lettura. Una passione nata da bambina. Ho scritto la storia che avrei voluto leggere a 11, 12 anni. Che è l’età della protagonista: Betta. E ho riletto i quattro libri delle quattro amiche di Betta con una lente di ingrandimento per conoscere a fondo i loro caratteri e farle parlare, ognuno a suo modo. Mi sono divertita tantissimo e ho trovato che sono personaggi attualissimi.
Prendendo in prestito il nome della casa editrice per bambini e ragazzi di cui è editor, le chiedo: cosa nella vita, le fa venire la "pelle d'oca”?
Io sono una grande nuotatrice, adoro andare in piscina d’inverno e al mare d’estate, una volta, visto che me la cavo bene in acqua, mi hanno proposto una immersione con bombole e muta e io ho accettato, ma una volta sotto ho avuto una paura terribile, mi
sembrava di essere un’altra persona e ho dovuto uscire immediatamente dall’acqua!
Grazie.
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